Rimini | Aeradria, il tribunale si riserva di decidere sul concordato
Oggi pomeriggio in tribunale a Rimini si è svolta l’udienza per l'ammissione al nuovo concordato preventivo presentato da Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto di Rimini e San Marino Federico Fellini. “Il tribunale non ha chiesto ulteriori documenti”, è stato il commentato dell'avvocato Federico Dettori che rappresenta la società di Miramare. Il tribunale si è anche preso tempo per rispondere.
La situazione debitoria attuale, come da bilancio 2012, ammonta a 52 milioni di euro. Nel piano per il concordato preventivo, c'è l'accordo con i creditori per la conversione di circa 19 milioni di euro in azioni. Ci sono poi i 5,3 milioni di aumento di capitale da parte della Cassa di risparmio di Rimini (con 3 milioni da scontare sui 9 milioni dei crediti), Asset Banca di San Marino (1 milione), la Repubblica di San Marino (1 milione), Italcamel (200mila euro) e Confindustria Rimini (100mila euro). Con il nuovo piano Aeradria si impegna a riconoscere ai creditori 29 milioni di euro a fronte del debito complessivo (52 milioni).
A chiedere, invece, il fallimento della società, ovvero il rigetto già dell'istanza di concordato (una prima è stata già rifiutata dal tribunale il 17 maggio scorso) è la procura. Le perplessità degli inquirenti rigurdano una fattura di 18 milioni di euro del 2012, emessa da Wind Jet prima di sospendere i voli. Per questo fatto con la compagnia Aeradria ha in corso una causa civile. La partecipata riminese ha chiesto danni per oltre 20 milioni di euro ai catanesi. “E' cosa nota che è stata riportata sia nel primo piano di concordato in continuità che in questo di cui si discute oggi - ha detto l'avvocato Dettori - a bilancio per la Wind Jet sono state riportate la somma che riteniamo reale, ossia 165mila euro”.